Quaranta è un numero speciale carico di significati altamente simbolici.
Siamo giunti alla “Terra Promessa” ma, superata la prova, è ora di ripartire a vele spiegate perché l’identità ritrovata non sia più smarrita e la casa comune, appena ripristinata, sia consolidata, costantemente rafforzata, migliorata, abbellita affinché i frutti di grazia si moltiplichino sempre di più. La commemorazione della Regola è doverosa e necessaria, però non deve essere vissuta come un evento puntuale che termina con la sua celebrazione. Essa deve essere riacquisizione piena della coscienza di un passato che diventa memoriale di un evento che ha segnato la rinascita dell’Ordine Francescano Secolare e ne ha tracciato la strada verso il futuro per vivere nel presente di ogni giorno che verrà, la grazia della vocazione francescana e secolare, e raggiungere la perfezione della carità che abbiamo promesso nella Professione.
La Regola, o meglio Norma di vita, ci riaggancia saldamente all’origine sanfrancescana, “all’esperienza spirituale di Francesco d’Assisi e dei fratelli e sorelle della penitenza che ricevettero da lui ispirazione e guida”, e ci àncora al tempo presente “nell’attenzione dello Spirito nei segni dei tempi”1. Ci interpella con forza la fiduciosa aspettativa nei nostri confronti espressa dal santo Papa Paolo VI che ci consegnava la Regola “nutrendo la fiducia che la forma di vita predicata da san Francesco d’Assisi riceverà impulso e vigore”! Questa fiducia è riposta proprio in noi, francescani secolari! La Regola è stata il frutto di una lunga gestazione durata quasi un secolo e partorita dopo un travaglio di 13 anni per giungere alla sua redazione finale, grazie all’impegno corale, generoso e solidale di tanti francescani secolari di tutto il mondo e di numerosi illuminati fratelli religiosi francescani, che avevano ben compreso e profeticamente interpretato l’essenziale comunione vitale reciproca che lega (e deve legare!) i tre Ordini nati da san Francesco, per ricostruire insieme la Chiesa (Reg. 6) e contribuire insieme alla realizzazione della sua missione nel mondo (CG 14). A tutti loro va la nostra più profonda riconoscenza: ai sette Papi, tutti francescani secolari, che hanno sostenuto la ripresa dell’Ordine (Pio IX, Leone XIII, san Pio X, Benedetto XV, Pio XI, Pio XII e san Giovanni XXIII); a san Paolo VI che ci amava, e che ci donò questa Regola rinnovata; ai Ministri Generali Francescani e agli Assistenti spirituali dell’epoca; a Manuela Mattioli, prima Ministra generale dell’OFS, e a molti altri francescani secolari. La Regola rinnovata ristabilisce e conferma l’identità primitiva dell’Ordine restituendogli quella autonomia che aveva alle origini e di cui godette, con frutti rimarchevoli, per due secoli e mezzo; ripristina l’unità dell’Ordine dopo 5 secoli di divisione; conferisce all’Ordine il regime di governo centralizzato, da sempre agognato e mai riconosciuto, e riafferma in via definitiva, la comunione vitale reciproca dei tre Ordini Francescani, già canonizzata nel 1261 da papa Urbano IV nella bolla Spiritus Domini.
La Regola che celebriamo oggi è un prezioso dono della grazia di Dio che offre all’OFS l’opportunità e i mezzi per ripartire e responsabilmente assumere il suo ruolo nella grande Famiglia Francescana per la comune missione. Facciamo memoria perenne nel cuore e nella mente delle parole del santo Papa Giovanni Paolo II: studiate, amate e vivete la Regola. Facciamolo veramente, con impegno rinnovato, costante ed esigente. E valorizziamo in pieno la grazia di avere nella Regola il Prologo (la Recensio prior della Lettera di san Francesco ai Fedeli) che ci riporta le parole vive del nostro Fondatore, e alla cui luce dobbiamo leggere e interpretare la Regola per viverla nello stesso spirito di radicalità evangelica con cui lo visse san Francesco. A noi, adesso, il compito camminare fedelmente nel solco della Regola perché, vivendola, essa ci conduca a superarla e giungere, con la grazia di Dio, a una sempre più perfetta conformazione a Cristo, nostro Signore, sulle orme di san Francesco.
Benedetto Lino OFS