Carissimi Fratelli e Sorelle il Signore ci dia pace.
Come già comunicato con l’invio del calendario regionale, questo Consiglio ha organizzato,
per il corrente anno due momenti fraterni, il primo spirituale in Quaresima ed il secondo assembleare
che coincide, ad ottobre, con l’evento “con Francesco nella Valle” a Rieti.
Vi diamo, quindi, alcune indicazioni per il primo nostro momento di condivisione spirituale regionale di quest’anno, che si terrà il 25 febbraio 2023, giornata nella quale vivremo il nostro ritiro di Quaresima, presso la “Casa Betania” delle Pie Discepole del Divin Maestro in Roma, via Portuense 739/741, ci ritroveremo puntuali alle ore 09.00 per iniziare tutti insieme alle ore 09.30 con la preghiera introduttiva.
Concluderemo la nostra giornata alle ore 16.00; è previsto il pranzo al sacco ed una quota partecipativa individuale di € 5,00 da corrispondere all’arrivo, all’atto della propria registrazione.
Per favorire il clima di preghiera e non interromperlo con continui arrivi a ritiro iniziato, si si raccomanda a tutti di essere puntuali.
Vi attendiamo numerosi.
Il ministro regionale OFS Lazio
Antonio Fersini
Cari fratelli e sorelle,
OFS e GiFra, pace e bene:
Con questo sesto materiale che inviamo a tutte le Fraternità, stiamo proponendo come commissione famiglia, una riflessione sulla base della proposta del Capitolo Generale 2014, che ci ha invitato a riflettere sulla famiglia. Per questo anno 2021 il tema che proponiamo per l’approfondimento e l’impegno è:
“La cura dei nostri fratelli e sorelle anziani, la loro vita e il loro percorso sono la storia del nostro Ordine ”
Con questo tema cerchiamo di continuare a camminare insieme a loro perché sono delle nostre Fraternità. Conoscere le nostre radici significa essere incoraggiati a fare la storia ed a farne parte, quella che Dio vuole che attraversiamo insieme; abbiamo la necessità di rivedere gli spazi di accompagnamento delle diverse realtà di ogni Fraternità locale, riconoscendo in questi fratelli e sorelle la grande saggezza che dà l’esperienza del vivere.
Attualmente, nella pagina web del CIOFS www.ciofs.info ogni quattro mesi viene pubblicato del materiale utile per riflettere su distinte tematiche legate alla famiglia.
Il tema qui presentato per l’anno 2021 è una proposta affinché ogni Fraternità rifletta e condivida partendo dalla propria realtà.
Raccomandiamo che le iniziative prese dalle varie Fraternità a seguito di questa proposta siano rese note attraverso il Segretariato CIOFS alla destinataria Commissione Famiglia.
Il Signore ci benedica e la Sacra Famiglia ci accompagni nelle iniziative a favore dei nostri fratelli e sorelle anziani.
Silvia Diana
Consigliera di Presidenza
Commissione Famiglia
Carissimi fratelli e sorelle, il Signore ci dia pace, ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare (ibidem), ancor più in questo periodo di pandemia, che ormai da un lungo anno mette a dura prova la vita delle nostre fraternità nei nostri incontri e nelle nostre relazioni, facciamo bene attenzione a non rendere sterile lo Spirito della nostra vocazione. Il cammino quaresimale che oggi iniziamo, con l’imposizione delle ceneri, sia per noi un vero e proprio esame di coscienza, sullo stato della nostra quotidiana risposta alla chiamata rivoltaci dal Signore, attraverso il nostro Serafico Padre Francesco. Ognuno si preoccupi di tenere saldo il vincolo della carità che ci unisce, o di rinsaldarlo la dove si fosse in qualche modo incrinato o lacerato, perché nessun fratello o sorella, resti escluso dal nostro cuore e dalla nostra preghiera.
“Se la prima tappa di ogni vera guarigione interiore è accogliere la propria storia, ossia fare spazio dentro noi stessi anche a ciò che non abbiamo scelto nella nostra vita, serve però aggiungere un’altra caratteristica importante: il coraggio creativo. Esso emerge soprattutto quando si incontrano difficoltà. Infatti, davanti a una difficoltà ci si può fermare e abbandonare il campo, oppure ingegnarsi in qualche modo. Sono a volte proprio le difficoltà che tirano fuori da ciascuno di noi risorse che nemmeno pensavamo di avere”. (Patris Corde 5)
D’altronde, se il nostro cuore è stato affascinato dall’esempio di san Francesco, a tal punto da scegliere di seguirlo, come possiamo non essere acqua che disseta, luce che illumina, ascolto che riscalda?
“A volte, per dare speranza, basta essere «una persona gentile, che mette da parte le sue preoccupazioni e le sue urgenze per prestare attenzione, per regalare un sorriso, per dire una parola di stimolo, per rendere possibile uno spazio di ascolto in mezzo a tanta indifferenza”. (fratelli tutti 224)
Diamo, quindi spazio allo Spirito che in noi suggerisce sempre nuove opportunità, potremo così risorgere con Cristo, dalle ceneri di quell’uomo vecchio che inevitabilmente si ripresenta e a volte invecchia nel nostro vivere e consolidiamo, in questo periodo che ci separa dalla Pasqua, il nostro cammino verso la perfezione della Carità. (art. 2 Regola OFS) Maria, Madre del Salvatore, fedele ai piedi della croce e nel cuore della Chiesa, ci sostenga con la sua premurosa presenza, e la benedizione del Risorto ci accompagni nel cammino verso la luce pasquale. (Papa Francesco, 11 novembre 2021)
Con affetto sincero in Cristo Vi abbraccio, augurando a ciascuno di voi una santa quaresima.
Il ministro regionale
Antonio Fersini
Care sorelle e cari fratelli,
Il Signore vi doni la sua pace!
Novembre è il mese in cui pensiamo di più ai Santi. Celebriamo tutti i santi, anche quelli della grande Famiglia Serafica, che accendono lanterne davanti a noi illuminando il nostro cammino quando cerchiamo Dio e cerchiamo di vivere la nostra vocazione. Ricordiamo i nostri cari, familiari, fratelli, sorelle, colleghi, vicini di casa, che non sono più con noi e che vorremmo incontrare di nuovo.
Preghiamo per coloro che ci hanno lasciato quest’anno, quindi invito tutti voi a dedicare un momento speciale alla preghiera per le nostre sorelle, fratelli, familiari, che ci hanno lasciato quest’anno, specialmente per coloro che sono mancati a causa dal Covid-19.
La pandemia ha ancora un forte impatto sulle nostre vite e ancor più di prima abbiamo bisogno del conforto dello Spirito Santo. Le Fraternità non possono ancora incontrarsi e la mancanza di contatti personali rende la vita fraterna più difficile che mai. Questa situazione perdura già da più di sei mesi e so quanto sia difficile per ciascuno di voi affrontare tutto questo. Prego per ognuno di voi, chiedendo al
Signore del Tempo di liberarci da questa difficoltà e di darci forza, finché non torneremo a uno stile di vita più normale.
La Presidenza CIOFS sta vivendo le stesse difficoltà, ma noi cerchiamo di fare del nostro meglio per portare avanti la vita fraterna e per rispondere alle attuali esigenze della Fraternità Internazionale e delle Fraternità Nazionali. Consapevole delle principali necessità, vi invio tre documenti che speriamo vi aiutino almeno nelle questioni pratiche della vita fraterna. Ringrazio la Commissione Giuridica e l’intera
Presidenza per questi documenti.
Il primo documento è una breve linea guida che intende aiutarvi ad affrontare le domande riguardanti i capitoli, le ammissioni e le professioni, durante questo periodo di pandemia in cui le fraternità non possono riunirsi.
Il secondo è il documento di supporto aggiornato per gli Statuti Nazionali. Questa versione aggiornata è stata migliorata sulla base delle esperienze più recenti.
Il terzo documento è una linea guida per i ricorsi. Basandoci sulla esperienza della Presidenza, abbiamo ritenuto utile fare luce su alcuni punti e chiarire la procedura.
Spero che questi documenti vi siano di aiuto in questa situazione, anche se comprendo che non possono sostituire l’amore e i sorrisi che ci scambiamo di persona, le Sante Messe in comune, le buone condivisioni, le cene insieme, la vita fraterna nella sua pienezza.
Che il Signore ci illumini, affinché possiamo vedere in questa ricchezza e varietà di santità che ricordiamo specialmente in questo mese, che anche noi abbiamo questa stessa vocazione, cioè essere santi! Non c’è un solo modo per essere santi, Dio invita ciascuno di noi ad essere santo a modo proprio e nella propria vita. Prego per voi tutti, affinché possiate trovare il modo giusto per diventare santi!
Continuo a pregare per tutti voi e chiedo le vostre preghiere per me e per la Presidenza, in modo che possiamo servire voi, la Fraternità Internazionale, giorno dopo giorno e sempre meglio.
Vostro ministro e fratello minore,
Tibor Kauser
Ministro Generale CIOFS
Miei cari Fratelli e care Sorelle che siete nel mondo!
Possa il Signore donarvi la sua pace!
Mi ero già rivolto a voi lo scorso mese di marzo, quando avevamo dovuto constatare che questa pandemia mondiale stava avendo un impatto profondo sulle nostre vite e che avremmo dovuto affrontare grandi sfide, forse le più grandi di sempre. Da un giorno all’altro tutto era cambiato. Non avevamo idea di cosa ci potessimo aspettare. Sapevamo soltanto che la pandemia non era una punizione divina, ma grande era l’incertezza nel discernere quale fosse la volontà di Dio. Certo, non c’è ancora chiarezza sulla soluzione finale a questa straordinaria situazione che ci troviamo a vivere, ma sappiamo che Dio non ci abbandonerà mai. Anche se la vita non è facile, possiamo sentire l’amore di Dio. Sappiamo che, sebbene non possiamo godere dei contatti personali tra noi, possiamo essere sempre in contatto personale con Dio. Nella nostra vita la preghiera è diventata sempre più significatica e, proprio per questo motivo e a nome della Presidenza CIOFS, invito tutti voi ad unirvi alla giornata di preghiera che stiamo proponendo.
Ancora una volta, questo momento ci consentirà di essere più vicini tra noi e ci confermerà della forza della preghiera e nell’aspetto contemplativo della nostra vita.
Per questa ragione, io indico la
Giornata mondiale di preghiera per l’Ordine Francescano Secolare e la
Gioventù Francescana
domenica, 29 novembre 2020
con il fine di avere, partendo dal primo giorno del nuovo anno ecclesiale, un nuovo inizio alla 1° domenica di Avvento e la Festa di tutti i Santi della Famiglia Serafica, chiedendo l’intercessione dei santi francescani. Invito ogni sorella e fratello francescano secolare e i gifrini a unirsi alla preghiera recitando il Rosario Serafico (Coroncina Francescana). La giornata di preghiera inizierà sabato 28 novembre alle ore 18:00 CET e si concluderà domenica 29 novembre alle ore 18:00 CET. Per ulteriori dettagli e informazioni, invito tutti ad accedere sia al sito Web che alla pagina Facebook del CIOFS e quindi a seguire e utilizzare questi mezzi di comunicazione.
Come apprendiamo dai notiziari, si presume che nelle prossime settimane la pandemia possa raggiungere il suo apice, ma dobbiamo comunque essere pazienti e resistere. Siamo tuttavia certi che, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, siamo sempre più vicini al giorno in cui sarà ancora possibile incontrarci di persona. Chiediamo al Signore dei tempi di darci “fede retta, speranza certa e carità perfette, senno e conoscimento”, così da poter vivere questo periodo secondo la sue intenzioni.
Chiedo a chi riceverà questa lettera il favore di distribuirla, in modo che essa possa raggiungere tutti i fratelli e le sorelle dando così modo a tutti di aderire a questo invito alla preghiera.
Chiedendo al nostro Serafico Padre San Francesco e a tutti i Santi della Famiglia Francescana la loro intercessione, vi saluto con grande affetto
Vostro fratello minore
Tibor Kauser
Ministro Generale CIOFS
In questo tempo così particolarmente critico, in cui la pandemia che da mesi combattiamo, ha colpito anche le nostre Fraternitá, con sorelle e fratelli ammalati, con decessi di medici e religiosi sempre in prima linea, ma anche di parenti e amici, manteniamo ferma la consapevolezza che il virus che ci attanaglia non chiude le strade della fraternità, della vicinanza, della solidarietà, dell’aiuto, dell’amore. In questi mesi ci siamo senz’altro avvicinati di più gli uni agli altri, condividendo, come in una grande famiglia, quale siamo, con ogni mezzo possibile, soprattutto la preghiera, raccogliendoci, nel periodo delle restrizioni più ferree, intorno all’altare del nostro cuore e a quello Eucaristico nei mesi successivi, non appena ci è stato consentito, ma è forte anche il rischio del raffreddamento, della stanchezza e dell’allontanamento dai fratelli, soprattutto da quelli più deboli e più indifesi. Purtroppo siamo nuovamente nella stessa situazione iniziale, ed il calvario che stiamo vivendo non accenna a diminuire, anzi le criticità sembrano crescere esponenzialmente. Ogni giorno facciamo i conti con tantissimi contagi, con i troppi in terapia intensiva, con i molti decessi e soprattutto, a conseguenza di questo stato di cose, con le infinite difficoltà che i incontrano i nostri tanti nostri fratelli toccati da altre patologie altrettanto gravi, dalla perdita del lavoro, dal progressivo impoverimento. Noi, oggi, come Francescani secolari siamo chiamati ad interrogarci profondamente in che modo possiamo essere, nell’mmediato portatori di luce e di speranza, sostenitori di quelle relazioni fraterne, che con sacrificio e fatica abbiamo costruito nel tempo. Siamo chiamati ad interrogarci con ogni responsabilità cristiana e francescana, come nell’immediato futuro, possiamo essere riparatori di quel tessuto sociale che la pandemia, giorno dopo giorno sta sgretolando. Chiediamoci in che modo possiamo essere creatori di nuove e concrete relazioni, ma soprattutto siamo chiamati dal nostro vivere il Vangelo, che abbiamo professato, ad essere sempre, in ogni luogo e situazione portatori di speranza, di vicinanza, portatori di quella Misericordia che tanto invochiamo per noi e testimoni di quella Buona Notizia, che ha cambiato la nostra vita. Nell’augurarvi una santa festa della nostra amata Patrona, Vi abbraccio tutti e tutte, con affetto sincero in Cristo Antonio Fersini
Carissimi fratelli e sorelle il Signore ci doni la Sua Pace.
Molte fraternità hanno chiesto al Consiglio Regionale di poter riprendere le attività e la vita fraterna.
L’attuale situazione di ripresa dei contagi, soprattutto nella nostra regione, non ci permette di abbassare la guardia nella prevenzione, né ci consente di sottovalutare il rischio della possibile formazione di nuovi focolai di contagio. Tante sono le incognite di questo tempo, che esigono che si resista al forte desiderio (necessità del cuore di ognuno di noi) di riprendere in pieno le nostre attività. Tante sono le incertezze che dettano prudenza anche nel campo scientifico, e ci impongono di non cedere alla tentazione di pensare che il ritorno alla normalità nella vita sociale sia imminente.
«Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla»
(papa Francesco Omelia di Pentecoste, 31 maggio 2020).
Tuttavia, da tempo siano ritornati alle nostre celebrazioni Eucaristiche, tanto a lungo sospirate; in questi giorni, seppure con notevoli problematiche, riprendono anche le attività catechistiche parrocchiali. La Cei, memore delle normative di legge in merito, ha emanato al proposito le linee guida, cui fare riferimento, là dove esistano i presupposti, spazi idonei e garanzie sufficienti per la loro applicazione, nel riprendere le attività, bloccate a seguito della pandemia.
È tempo di riaprire le nostre fraternità, pertanto tutti i consigli delle fraternità locali sono invitati, ad interrogarsi su che cosa sia veramente necessario per la propria fraternità, e, solo là dove si sia verificata l’esistenza dei presupposti per applicare le leggi emanate sia dal Governo e le linee guida della CEI, ed averle scrupolosamente verificate con il consenso del Parroco o Guardiano, studiare un piano locale di ripresa graduale, degli incontri e delle attività fraterne, magari anche senza grandi progetti, piano che possa essere attuato nella massima prudenza e sicurezza, ma che preveda anche la possibilità di limitare quanto potrebbe mettere a repentaglio la salute dei fratelli e di quanti afferiscono agli stessi spazi, tenendo presente che la situazione di emergenza è in atto fino al 15 ottobre 2020 (DL 30.07.2020).
Sicuramente, il primo passo da compiere, là dove non sia stato ancora stato fatto, è pensare anzitutto
alle sorelle e ai fratelli che in questi mesi si sono rinchiusi nelle loro abitazioni, per prudenza, per problemi di età e/o di patologie, facendo loro sentire la vicinanza della fraternità e di quanta attenzione fraterna essi sono oggetto.
La dove non sia possibile ripartire con gli incontri fraterni per l’esiguità degli spazi a disposizione, ferme restando tutte le altre misure di sicurezza previste, si studi, in attesa della scadenza delle restrizioni previste dal DL 30.07.2020, di potersi ritrovare, secondo le norme impartite dai parroci/guardiani, settimanalmente intorno alla Mensa Eucaristica, (Regola OFS n.8), magari anche solo la domenica, in un’unica celebrazione Eucaristica, si potrà così ritrovare il gusto della famiglia (fraternità) che si riunisce intorno a Gesù Eucarestia.
Anche se la fraternità è il luogo naturale in cui immaginare l’essere comunità, essa non è mai un qualcosa di precostituito e non corrisponde quasi mai al nostro sentire, soprattutto se questo è disgiunto da Gesù Eucaristia e non trova in Gesù Cristo il suo fondamento. In realtà, la fraternità è prima di tutto un luogo teologale interiore e poi relazionale esteriore di ascolto, di condivisione, di confronto, di cammino insieme; “fare fraternità” significa dare slancio alle relazioni, in primo luogo quella con Gesù Eucaristia, liberandole dalla tentazione del fare, del possesso o dei numeri e facendo emergere il contributo di ciascuno e di tutti, ma in primo luogo, prima ancora di essere un qualcosa di condiviso esteriormente, fraternità è l’incontro con Gesù e costruzione della propria vera e sincera relazione con Lui.
Carissimi fratelli e sorelle, il Consiglio Regionale tutto, augura a tutti voi una buona e proficua ripresa delle attività e che in esse possiate veramente essere sempre portatori di questa relazione con Gesù Cristo.
Vi abbraccio, con affetto sincero in Cristo
Il ministro regionale
Antonio Fersini
Come noto dal giorno 25 Maggio 2018 è entrato in vigore il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati (in inglese General Data Protection Regulation), ufficialmente regolamento (UE) n. 2016/679 e meglio noto con la sigla GDPR.
Con questo regolamento, la Commissione europea intende rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali di cittadini dell’Unione europea e dei residenti nell’Unione europea, ed ha validità per essi, sia all’interno che all’esterno dei confini dell’Unione europea (UE).
Anche l’Ordine Francescano Secolare d’Italia, (essendo per lo Stato Italiano, una associazione pubblica di fedeli), come tutte le associazione operanti in Italia, deve sottostare a quanto disposto dal nuovo regolamento.
Pertanto, in base alla normativa vigente il Consiglio Nazionale OFS Italia ha deciso che: 1. Il Ministro Nazionale dell’OFS d’Italia, in quanto rappresentante legale dell’OFS d’Italia sia il titolare responsabile del trattamento dei dati; 2. i Consigli regionali e le Fraternità locali siano degli incaricati al trattamento; 3. occorre raccogliere, quanto prima, i consensi scritti al trattamento dei dati da parte di tutti coloro che fanno parte dell’Ordine siano essi professi che ammessi; 4. sia il momento dell’Ammissione quello opportuno per raccogliere i dati ed il consenso dei nuovi ingressi, a meno che i loro dati non siano già utilizzati in momenti precedenti; 5. verrà nominato dall’OFS d’Italia un responsabile protezione dati, chiamato DPO (Data Protection Officer).
Il lavoro da fare è tanto e alquanto delicato ed i tempi di attuazione particolarmente ristretti, per cui, alla luce di quanto sopra ed al fine di regolarizzare le attività del Consiglio Regionale e delle singole Fraternità locali, si dispone che ogni Fraternità locale raccolga il consenso informato al trattamento dei dati dei propri professi/ammessi utilizzando l’acclusa scheda secondo le seguenti indicazioni: la scheda dovrà essere compilata e firmata da ciascun professo/ammesso in quadruplice copia e controfirmata dal Ministro della Fraternità, le copie andranno così ripartite: una copia dell’informativa sottoscritta va consegnata al professo/ammesso; una copia di ciascuna informativa sottoscritta va conservata nei registri della Fraternità locale; una copia originale dell’informativa sottoscritta va consegnata al Centro Regionale OFS per essere archiviata. Successivamente il Consiglio regionale avrà cura di verificare che i dati rilasciati attraverso la compilazione delle relative schede cartacee corrispondano esattamente a quelli caricati sul sito “MyOFS” da parte della Fraternità locale; una copia originale dell’informativa sottoscritta dovrà essere inviato al Centro Nazionale OFS d’Italia che provvederà a gestire l‘archiviazione cartacea della documentazione presso un apposito Archivio nazionale.
Va considerato, inoltre che avremmo comunque l’obbligo di raccogliere e custodire il consenso al trattamento dei dati da parte degli interessati, anche se dovessimo utilizzare semplicemente il vecchio registro cartaceo, come abbiamo fatto fino ad ora
Allegati
MRDC – Modulo raccolta dati di contatti
Carissimi gifrini del Lazio
La pace del Signore illumini la vostra vita!
Nella festa di S. Rosa da Viterbo,
Il Signore ci doni la sua Pace.
Il Ministro Regionale O.F.S. Lazio
Roberto Luzi
Lettera Gi.Fra. Festa Santa Rosa da Viterbo 4 settembre 2019