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Santa Chiara 2018

Messaggio per la festa di santa Chiara

Chiara è la pianticella di Francesco. Non troviamo tante differenze nel vivere e pensare la povertà tra Chiara e Francesco. Anzi Chiara si sente di essere custode di quello che Francesco aveva intuito e vissuto. Entrambi fanno in fondo la stessa esperienza di povertà. Qui c’è la chiave di lettura dell’esperienza di Dio che in Chiara, attraverso la povertà rende nuova la sua vita e la rende luminosa come una stella nel firmamento di Dio.

Oggi Chiara indica anche a noi secolari la via della Povertà, che è declinazione della Carità di Dio nella nostra vita. Con la povertà la nostra vita diventa esperienza e presenza di Dio e soprattutto assume un carattere di evangelizzazione in quanto forma di vita in Cristo.

Ma quale povertà andiamo cercando? La povertà è tutto ciò che va abbattuto e che ostacola la vita nel Vangelo e il Vangelo nella vita. Non è vita in Cristo se non recuperiamo la bellezza del Cristo povero e crocefisso. La povertà è spogliarci del nostro egoismo, è resistere alla seduzione del possedere cose, relazioni e persone. La povertà è rendersi umili davanti a Dio e nel servizio, senza cioè, portare un cuore pieno di strutture, infrastrutture e formalismi vuoti, che suonano come i sepolcri di leggi disumane.

La povertà è avere l’occhio pulito e trasparente di Dio che sa accogliere tutti con il calore del perdono. La povertà è farsi avvolgere per avvolgere della carità di Dio la vita del fratello.

Se non ritroviamo la strada della povertà non ritroveremo il Dio dolce, tenero e accogliente della nostra Betlemme. Questa è la felicità beata che viene dalla povertà di Chiara. Attraverso la povertà Chiara si fa toccare nell’intimo da Dio e porta questa intimità nell’atto di farsi dono per il fratello.

Se sappiamo farci poveri riducendo i muri della separazione con Dio possiamo animare il mondo di Verità e di Carità, che sono le fasce di un amore che sempre accoglie, che sempre sorregge e che sempre perdona.

Facciamoci condurre da Chiara nel segreto dell’amore di Dio e scopriremo insieme la forza della beatitudine nella montagna della vita in Lui con Lui e per Lui.

A voi tutti fratelli e sorelle buona festa di S. Chiara. Un augurio speciale alle sorelle Clarisse affinché la loro vita sia sempre splendore della Verità, Carità e Povertà di Dio. Dio continui a benedire tutti noi attraverso S. Chiara, madre di vita, di fede e di speranza.

Il ministro regionale OFS Lazio

Roberto Luzi

 LETTERA santa Chiara 2018